lunedì 17 novembre 2008

Una lettera a mamma e papà

Una lettera a mamma e papà

Questa lettera l’ho letta da una rivista chiamata Svegliatevi e faceva vedere cosa un figlio aveva sottratto ai propri genitori:
Quanto sono preziosi dei buoni genitori? La seguente lettera scritta da un figlio adulto alla madre e al padre dimostra il loro valore.

“Cari mamma e papà,
“Sono passati più di 16 anni da quando me ne sono andato di casa, per cui vi sembrerà strano ricevere ora da una lettera di questo genere. Ma dopo aver riflettuto molto ho ritenuto necessario scrivervela. Quando anni fa me ne andai da casa vostra portai via alcune cose senza chiedervi il permesso. Forse non ve ne siete neppure accorti. Infatti le presi così furtivamente che solo qualche anno più tardi mi accorsi di averle.
Le ho classificate come segue:

Amore per ciò che è giusto: Che protezione è stato questo! Mi ha aiutato a salvaguardare la mia vita nel corso di tutto questo tempo passato senza voi!

Amore per le persone: Statura, aspetto e colore non contano. Solo ciò che è dentro è importante. Questo mi è servito a valutare le persone non da quello che sono esteriormente ma da quello che fanno!

Onestà: Ciò che mio è mio, per usarlo preferibilmente beneficio di altri. Ciò che appartiene ad altri non lo toccare!

Determinazione: Mi ha aiutato a superare i momenti più difficili!

Pazienza: Siete stati tanto gentili, amorevoli e pazienti con me. Non avete mai smesso di aiutarmi!

Disciplina: Non siete mai stati né troppo severi né troppo indulgenti. Ma allora non lo sapevo. Mi perdonate?

Libertà: Libertà da un dolore che tanti altri ragazzi hanno conosciuto, il dolore inflitto loro dai genitori che li hanno maltrattati in senso fisico, mentale ed emotivo. Voi non avete avuto in mente altro che il mio bene e mi avete protetto perché non mi accadesse nulla di male. Non dimenticherò mai quello che avete fatto per me.

Amore per le cose semplici: Monti, fiumi, cielo azzurro, scampagnate, campeggio. Avete reso la vita assai piacevole. Nessun’altro genitore avrebbe potuto fare di più. E pareva che non vi pesasse mai.

Cautela: Non essere troppo pronto a credere a tutto quello che senti. Ma se ci credi, sii fedele alle tue convinzioni, a qualsiasi costo.

La verità che avete sempre saputo darmi: La cosa più importante di tutte. È la mia eredità. Né denaro, né barche, né case, né beni sono paragonabili ad essa. Mi ha dato e mi darà ciò che vale più di tutto: Una vita degna di essere vissuta!

È difficile attribuire un valore a tutte queste cose. Non hanno prezzo. Le ho usate tantissimo. E se non devo restituirle e me le lasciate, voglio continuare a usarle. Se siete d’accordo, spero di continuare a darle ai miei figli. So che saranno utili a loro e preziose più dell’oro, così come sono state utili a me. E dirò sempre loro da chi le ho prese:
Dalla nonna e dal nonno.
“Ai miei amatissimi genitori, Vostro figlio”
Vi voglio bene.
Quando ho letto questa lettera sono rimasto sbalordito. Oggi viviamo in un mondo dove i figli hanno solo pretese e dove vengono solleticati dai grandi "comunicatori" che hanno i loro diritti nei confronti dei genitori senza usare appieno i loro doveri. Viviamo in un mondo dove i figli hanno perso il rispetto, l'educazione e non mi prolungo oltre, salvo in rari casi, mi ha veramente colpito. Fate leggere questa lettera ai vostri figli, rendeteli consapevoli che grazie a VOI esistono e solo per questo non basterebbero tutti i soldi di questo mondo. Nel mio libro troverete altre esperienze di vita vissuta che potrebbero aiutarvi così come hanno aiutato me a progredire e a non rinunciare mai.
Buona lettura






Come ottenere la felicità dal tuo matrimonio

lunedì 3 novembre 2008

Il Dialogo Contribuisce A Rafforzare Il Matrimonio

Oggi parleremo di DIALOGO che deve esistere fra marito e moglie.
Il dialogo ha sempre contribuito alle persone di conoscersi a fondo. Averlo fatto da fidanzati vi ha aiutato molto, tanto più dovrebbe permettervi come marito e moglie, passando molto più tempo insieme, di conoscervi meglio. Forse vi sembrerà strano, ma in ogni statistica che si fa nell’ambito matrimoniale, la prima cosa che salta fuori in relazione alla crisi matrimoniale è la mancanza di dialogo. Il dialogo è il collante che tiene unito, marito e moglie. Infatti, appena sposati, si parla apertamente di ogni cosa che ci passa per la mente. Com’è andata al lavoro? … Come hai passato la giornata? … Si ci fanno i complimenti a vicenda e ogni cosa è una scusa per parlare. La formula per andare d’accordo è molto semplice: più si parla e più ci si conosce e più ci si conosce più si desidera fare le cose che piacciono all’altro. Il dialogo permette a marito e moglie di conoscere cosa ci si aspetta da ognuno di loro, i tipi di film che possono piacere, i gusti alimentari, quelli casalinghi, le forme di svago e tante altre cose. Più passerà il tempo e più vi conoscerete. Vorrete dei figli? Se si, quanti? Come determinerete l’educazione che vorrete dare ai vostri figli in tema religioso, sociale, culturale e via discorrendo? La cosa importante è quella di non sorprendersi a vicenda con decisioni che possono turbare il modo di pensare dell’altro. In sostanza senza dialogo si diventa estranei. Potremmo paragonarlo a un aereo di linea, dove il marito è il pilota e la moglie è copilota. La perfetta armonia che esiste fra pilota e copilota è fondamentale per fare in modo che nella cabina di pilotaggio tutto funzioni alla perfezione. Una buona comunicativa permette di affrontare i problemi che possono sorgere. La decisione che prenderà il pilota coadiuvato dal copilota permetterà all’aereo di non precipitare. Nessuno dei due si sognerebbe mai di interferire col lavoro dell’altro, sarebbe deleterio. Nel matrimonio dovrebbe, (uso il condizionale per necessità), esistere la stessa unità di pensiero e dialogo. Il marito amorevole che prenderà la direttiva nella famiglia sostenuto dalla moglie, permetterà a quel matrimonio, di dirigere bene la sua direzione per fare in modo che il viaggio prosegua tranquillo. Riconosco che non è facile fare quello che si è detto in questo articolo ma ricordiamoci sempre che senza sacrifici non si ottiene nulla. In un prossimo articolo andremo ancora più a fondo della questione.






Come ottenere la felicità dal tuo matrimonio