giovedì 21 febbraio 2008

La convivenza da più felicità del matrimonio?

Non insolita è l’esperienza di una coppia, narrata in una nota rivista. Vivevano insieme senza essere sposati, ma riscontrarono che “litigavano su tutto” lo stesso, e che la convivenza comportava gli stessi problemi del matrimonio. Senza l’impegno del matrimonio, comunque, pensavano sempre di potersi lasciare. Ma li aiutava questo ad andare d’accordo? No, impediva loro di sforzarsi maggiormente per risolvere i problemi. Quindi si sposarono. In seguito, fecero questo commento: “Da che siamo sposati ce la mettiamo tutta per non litigare. Ci sforziamo entrambi. Abbiamo preso un impegno, quindi non ha senso litigare. Prima c’era sempre la minaccia della separazione, ma ora non sembra che sia così”. Riscontrarono che l’impegno preso li induceva a sforzarsi di più per far riuscire il matrimonio.


Matrimonio Felice







Come ottenere la felicità dal tuo matrimonio

sabato 16 febbraio 2008

Superare le problematiche di coppia

Il rapporto di coppia è una relazione tra due persone che comunicano sulla presunzione di conoscersi più o meno approfonditamente. Ed è proprio questo aspetto, cioè la conoscenza dell’altro l’elemento più critico ed allo stesso tempo significativo della vita a due, che spesso riserva ad entrambi amare sorprese. Può accadere di pensare di conoscere il proprio partner molto bene, salvo poi scoprire che di questa persona con la quale si può aver vissuto anche a lungo, si aveva una conoscenza piuttosto superficiale, soprattutto se essa (spesso sono coinvolti entrambi i componenti della coppia) inconsciamente o magari intenzionalmente ha comunicato ed agito per far conoscere al proprio partner la parte migliore di sé, nascondendo volutamente – per non apparire poco desiderabili o peggio ancora vulnerabili – la parte di sé che non si accetta o che si intende volutamente tenere segreta. Un simile comportamento potrebbe quanto meno apparire ingannevole nei confronti dell’altro che avrebbe così acquisito informazioni parziali e incomplete sul proprio interlocutore ricavandone un profilo di personalità poco vero, non autentico e soprattutto diverso dalla realtà in quanto solo parzialmente corrispondente alle vere caratteristiche psico-fisiche, relazionali ed emotive del soggetto. Ma chi intenzionalmente avesse posto in essere una simile strategia di comunicazione e di comportamento autoprotettivo e/o manipolativo pensando di far bene il suo “gioco”, presto rimarrebbe assai deluso dai risultati assolutamente negativi con i quali potrebbe chiudersi la partita a due. Infatti, su un piatto della bilancia ci sarebbe la delusione del partner “tradito” per la mal ripagata fiducia, sull’altro un sentimento ancora più grave: l’umiliazione di aver mentito a se stessi, con gravi perdite sul fronte dell’autostima.






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venerdì 15 febbraio 2008

L’assenza di un padre interessato pone un peso sull’intera famiglia

L’assenza di un padre interessato pone un peso sull’intera famiglia, particolarmente sui ragazzi che hanno bisogno della sua ferma guida e del suo appoggio. Per esempio, in una famiglia americana il padre era via da casa per settimane di seguito a causa del suo lavoro. Di conseguenza, il bambino di tre anni divenne iperattivo, e la notte si alzava di solito 10 o 11 volte per chiamare il padre. La madre notò che quando il padre era a casa il bambino dormiva pacificamente fino al mattino e si comportava molto meglio. Disse la donna: “Questo ragazzino ha bisogno del papà. Un paio di giorni la settimana va all’asilo e gli insegnanti sanno quando il padre è a casa. Lo si capisce benissimo dal suo comportamento”. Tutto questo lo potrai comprendere meglio leggendo il libro sulla famiglia "Matrimonio Felice"






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giovedì 14 febbraio 2008

La crisi del matrimonio oggi

CASE apparentemente solide sono state completamente devastate e ridotte a un cumulo di macerie. Quando di recente spaventosi uragani hanno colpito vaste zone della terra (prova a pensare solo all’uragano Katrina che ha devastato l’intera parte sud-est americana), la solidità e la resistenza di numerosi edifici sono state provate all’estremo. Tuttavia, un altro genere di uragano sta devastando le fondamenta e la struttura di un’antica istituzione: il matrimonio. “Che ci piaccia o no, il matrimonio ha perso il suo ruolo centrale nella vita dell’individuo e della società”, dice Stephanie Coontz, docente di storia della famiglia. Riesci a vedere gli effetti di questa tendenza? Pensi che il matrimonio stia perdendo il suo posto tradizionale nella società? In tal caso, perché sta succedendo questo? E che speranze ci sono di riuscire ad avere un matrimonio felice e che duri a lungo? Prima di tutto, però, cos’è che rappresenta un pericolo per il matrimonio? Se ti interessa l'argomento leggi il libro Matrimonio Felice.

Ciao a tutti da Antonio Urso





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mercoledì 13 febbraio 2008

I buoni genitori pensano sempre prima di ogni altra cosa al bene dei figli

Friedrich Hebbel ebbe a dire che “i buoni genitori pensano sempre prima di ogni altra cosa al bene dei figli, la loro infelicità è per loro più dolorosa della propria”. L’istituzione familiare dovrebbe offrire a ciascuno una dimora serena, edificante e piacevole. Un buon genitore deve capire che la principale fonte di felicità e benessere non è la carriera, i beni materiali, gli hobby o gli amici, ma la famiglia. Le gioie familiari sono, per l'uomo, più preziose della vita, e la gioia che i genitori provano vedendo i loro figli crescere in modo sano e felice, è la cosa più bella che possano provare. È normale vedere genitori che fanno tutto il possibile per crescere i loro figli in un ambiente sano che li preparerà per il futuro, tutto dipenderà da come si muoveranno entrambi. La direzione che prenderanno dovrà essere la stessa che si erano prefissi prima di averli. Nel corso del tempo non dovranno cambiare la loro linea dirigenziale ma dovranno attenersi fermamente a quello per cui si sono preparati. I figli sono attenti osservatori, se vedono in voi atteggiamenti contrastanti, lo noteranno immediatamente e non ve lo manderanno a dire, e sarà ancora peggio quando non ve lo diranno. È molto importante sapersi muovere nella stessa direzione, devono vedere in voi un punto fermo della loro vita così che in futuro potranno apprezzare al massimo i vostri insegnamenti.

Se vuoi saperne di più leggi il libro Matrimonio Felice
Ciao a tutti da Antonio Urso





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martedì 12 febbraio 2008

I figli devono crescere con tutti e due i genitori per essere felici

Bisogna riconoscere che la famiglia soddisfa un bene primario dell’uomo. I figli che crescono in un ambito familiare sereno con entrambi i genitori, affronteranno meglio il futuro di chi purtroppo vive con un solo genitore. È lodevole da parte dei genitori single che si sforzano di tirare su dei figli da soli, vederli faticare il doppio nell’educazione che impartiscono verso la loro prole, ma un ambiente familiare sereno è sicuramente il posto più adatto e naturale in cui i nostri figli devono crescere, ne va della loro salute emotiva che li condizionerà per tutta la vita. Naturalmente nella famiglia deve esistere l'amore che è il perno principale che fa funzionare una famiglia. Ma come si può ottenere questo, visto che viviamo in un mondo dove la famiglia è purtroppo in via di estinzione? Il libro Matrimonio Felice spiega come.
Ciao a tutti da Antonio Urso







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lunedì 11 febbraio 2008

Abbiamo una famiglia che rallegra il cuore?

Immaginate per un attimo di voler creare un progetto importante che impegnerà tutte le vostre risorse sia in termini di denaro, che in termini di tempo. La vostra mente è concentrata a fare in modo che questo sogno si avveri. Fate i vostri piani in modo diligente, studiate per bene tutte le varie problematiche e dopo che avete visto tutti gli eventuali intoppi, decidete di partire. Manca solo una cosa, la più importante: le risorse finanziare che tale progetto richiede. In quel momento vi rendete conto che il progetto non è alla vostra portata, quindi dovrete rivedere tutti i vostri piani iniziali, fare qualche ritocco da una parte, qualche modifica da un’altra, e dopo un po’ realizzate che non riuscirete a farcela, questo perché avete pensato in un modo che non vi consentiva di affrontare il vostro progetto. Avete speso tempo e denaro per avviarlo ma non avete i mezzi per portarlo a termine. Quando ci si mette in procinto di investire tempo e denaro bisogna che ognuno riconosca i mezzi di cui dispone, se non è in grado di rivalutare quello che vuole fare, ha già fallito in partenza. Perché ho fatto questo esempio? Lo scoprirete se leggete il mio libro sul matrimonio. Ciao a tutti da Antonio Urso







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martedì 5 febbraio 2008

Crescere i figli può essere una gioia soddisfacente

Oggi purtroppo le notizie che si sentono riguardo ai figli verso i propri genitori è piuttosto deludente. Eppure contrariamente a quello che si pensa, crescere un figlio può dare enormi soddisfazioni, se si adottano le giuste motivazioni e si ha il giusto atteggiamento verso questo compito. L’importanza di crescere un figlio viene determinata nella misura in cui ci rendiamo conto di quanto ci sta a cuore nostro figlio. Non lo si misura a parole ma con i fatti. Poi dobbiamo renderci conto che non tutti i figli sono uguali. Ognuno di loro ha caratteristiche diverse che li distinguono l’uno dall’altro e quindi implica un’educazione diversa e appropriata per ogni figlio.







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lunedì 4 febbraio 2008

Come raggiungere il cuore di nostro figlio

Raggiungere il cuore di nostro figlio può diventare molto difficile. Il fatto che lo abbiamo cresciuto non significa affatto che apra completamente il suo cuore verso i nostri confronti. A un figlio se dai molto dice che gli stai appiccicato, usando il termine di mia figlia, se invece gli lasci un po’ più di libertà, un domani sarà pronto a rinfacciarti, in un suo eventuale fallimento, che la colpa sarà stata vostra perché non gli siete stati abbastanza vicino. In ogni cosa che facciamo ci vuole equilibrio. Per saperne di più leggi il mio libro Matrimonio felice








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domenica 3 febbraio 2008

La difficoltà nel crescere i figli d'oggi

Il problema principale del crescere un figlio è che i risultati purtroppo non si vedono subito. Possono volerci anni prima di vederli maturare e incominciare a fare le cose che gli avete insegnato, ma una volta raggiunto questo obiettivo raggiungerete quella soddisfazione che solo un genitore può provare. Il brutto di tutto questo è che una volta imparato viene “occhi di Bambi” e te lo porta via. Infatti un detto popolare dice: “una volta che ti ho insegnato ti devo perdere”. È proprio vero. Quando finalmente incominciamo a gustare i frutti del nostro duro lavoro, ecco che questi frutti vanno in un altro “magazzino”. Queste ed altre informazioni le trovate sul mio libro.
Ciao da Antonio Urso






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sabato 2 febbraio 2008

Un buon marito collabora con la moglie

Il marito che ha cura dei figli, li educa rispettando le idee della moglie perché riconosce che i figli sono di entrambi. La collaborazione specialmente in questo campo è indispensabile e necessaria, dove non arriva la moglie, ci pensa il marito e viceversa. Quando si educano i figli, bisogna capire che la decisione dei genitori è irrevocabile, non devono vedere un pensiero bilaterale, e neanche dovrebbero vedere che il sentimentalismo fa breccia nel loro cuore vanificando così tutto il lavoro fatto per educarli. Non discutete mai davanti ai figli di questioni personali o di cose che riguardano loro, devono vedere in voi un legame forte, deciso, ma nello stesso tempo calmo e amorevole. Infondete fiducia nella vostra famiglia con le azioni. È vero, non è facile, ma con perseveranza e pazienza unita all'amore per i vostri cari potrà far molto per la buona riuscita della felicità nella vostra famiglia.
Ciao a tutti Antonio Urso






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